Una nuova casa per il Polittico

È di questi giorni la comunicazione da parte del Parroco Don Norberto che sono stanziati i fondi da parte della Fondazione Cariplo per la sistemazione nell’ex “Chiesa di San Giuseppe ai Pellegrini” dove verrà collocato il Polittico dello Zenale e del Buttinone, insieme ad altri beni di grande valore artistico e spirituale.

Forse non tutti sono a conoscenza che già nel 1922 Il Polittico era al centro dell’attenzione dei fedeli per un suo temporaneo  spostamento  a Roma, per via della prima guerra mondiale. Il professor Pesenti recensiva così in un articolo sul Popolo Cattolico dell’11 marzo 1922:

“L’ancona (Il Polittico) era collocata dapprima dietro l’altar maggiore; ritornata da Roma, dove era stata conservata insieme coi quadri più insigni durante il periodo della guerra, dopo Caporetto, è ora collocata in fianco all’altar maggiore lungo la navata destra. Una scritta sopra una cornice, che fu tolta, ma di cui vi è ricordo, riportava la data e i nomi dei due pittori [Zenale e Butinone]. Nella parte inferiore del Polittico è raffigurato San Martino… e sullo sfondo appaiono le mura merlate di Treviglio”.

Ma sempre sul Popolo Cattolico si viene a sapere che ancora una volta, a causa della guerra, il Polittico era stato portato via da Treviglio. Infatti in un articolo del 3 novembre 1945  con un  articolo che esprimeva tutta la soddisfazione del ritorno a Treviglio della Pala dello Zenale e Buttinone , si metteva in risalto che “Il Polittico di San Martino era ritornato”. Cosi c’era scritto:

“All’indomani della dichiarazione di guerra, la Sovraintendenza ai Monumenti d’Arte disponeva che anche il Polittico, esistente nella nostra Collegiata di Treviglio, emigrasse in località sicura da incursioni aeree. Ora il Polittico è ritornato da una villa sopra Bellagio, sul lago di Como , ove era stato trasportato, ha fatto ritorno alla sede di Treviglio ed  è stato collocato in questi giorni, al suo posto, perché tutti, e speriamo per sempre, possano contemplarlo a loro agio.”

Ma quel speriamo per sempre  doveva durare molto poco, perché di lì a  pochi anni, e siamo nel 1948, il Polittico veniva nuovamente spostato  fuori da Treviglio e questa volta per una mostra internazionale. Scriveva il canonico  M. Carminati in un articolo del 2 ottobre 1948:

Nel prossimo ottobre viene aperta alla Kunsthäus di Zurigo una grande esposizione dei “Tesori d’arte della Lombardia. Raccoglierà le maggiori opere d’arte dei Musei e delle Chiese della nostra Regione.

A questa mostra è stato già concesso il prestito delle preziosissime oreficerie medioevali dei Tesori della Cattedrale di Milano, Monza e delle splendide pale del Borgognone, del Lotto, di Tiziano, del Romanino conservate nelle Chiese di Bergamo, Brescia, Padova.. Analoga domanda è stata fatta pure alla Sovraintendenza alle Gallerie di Milano al nostro Mons. Prevosto, perché cedesse in prestito il nostro capolavoro.

La mostra è posta sotto gli auspici di un Comitato di cui fanno parte le più alte personalità della Repubblica Italiana ed Elvetica.

Il nostro Prevosto avuta l’adesione della Venerabile Curia di Milano, ottenuta la conferma da parte della Sovrintendenza alle Belle Arti per la cura delle operazioni di imballaggio e di trasporto, premesso che l’opera è assicurata da tutti i rischi “ da chiodo a chiodo” e cioè dal momento del distacco fino a quello del suo ricollocamento “in situ”, ben volentieri ha acconsentito a tale prestito.”

Ora l’annuncio della istituzione della nuova sede definitiva. Possiamo dire che per cento anni il Polittico ha dovuto spostarsi dalla sua sede vuoi per forza maggiore vuoi per assecondare le richieste di chi a livello internazionale ne ha voluto celebrare il valore al pari dei grandi capolavori. In ogni caso i suoi spostamenti sono stati effettuati per salvaguardarne il suo valore artistico e per farlo apprezzare non solo ai Trevigliesi. Ora il Polittico e con lui altri beni dal grande significato artistico avranno una collocazione nuova, degna del suo valore e ci auguriamo, come veniva scritto sul Popolo del 2 ottobre 1948 che:

siamo certi che il nostro Polittico trionferà su un teatro internazionale come siamo sicuri che Treviglio avrà col suo famoso Polittico il successo artistico più alto della esposizione.”

Articolo di Paolo Colleoni