Riapre la Basilica di San Martino

Venerdì 10 novembre alle ore 21 l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, presiederà la Messa di riapertura della Basilica San Martino. Durante la Messa verrà officiato il rito di consacrazione dell’altare, nel quale verrà inserita una reliquia proveniente dal Vaticano.

La riapertura della Basilica sarà preceduta, mercoledì 8, da un convegno presso il Teatro Filodrammatici sul valore sociale dell’arte. Tra gli ospiti ci sarà Luigi Abete: già presidente della BNL Banca Nazionale del Lavoro e presidente di Confindustria, oggi è presidente della Luiss Business School, della Fondazione BNL e della AICC Associazione Imprese Culturali e Creative, legata a Confindustria.

I lavori

La Basilica era stata chiusa a fine dicembre 2022 e nei 10 mesi di cantiere è stata sottoposta a importanti opere di efficientamento energetico, consolidamento strutturale, ripulitura degli affreschi, sotto la direzione lavori degli architetti Claudia Bencetti e Gaetano Arricobene.

Energia

Il vecchio impianto di riscaldamento ad aria è stato sostituito da un nuovo impianto ad acqua a pannelli radianti, installato su piattaforme che si trovano sotto alle panche. Ciò ha consentito di sostituire la vecchia caldaia da 400 kw con un modello efficiente e moderno da 100 kw: la produzione di anidride carbonica è stata così abbattuta del 75%.

La vecchia caldaia, ad aria, provocava condense, sbalzi di temperatura, movimenti d’aria che danneggiavano gli affreschi. Problemi scongiurati dai nuovi sistemi, che garantiscono una temperatura confortevole da terra fino a 2 metri d’altezza.

Nella zona del presbiterio il riscaldamento è sotto al pavimento: i marmi sono stati rimossi, sono stati sostituiti quelli rovinati e recuperati quelli preziosi o rari. Alcune delle cave da cui furono estratti, sono infatti esaurite.

Struttura

L’opera di salvaguardia delle coperture è stata completata nel 2022 e ha comportato la risistemazione di tutti i tetti e, in alcuni casi, anche delle travi. Tutte le tegole sono inoltre state fissate l’una all’altra, in modo che non si muovano neppure in caso di eventi atmosferici estremi come quelli avvenuti negli ultimi mesi. Era un’operazione urgente e non più rimandabile, avviata a seguito della caduta sul sagrato di un decoro della facciata.

Opere d’arte

Tutti gli affreschi sono stati ripuliti da un’azienda di restauratori specializzati: hanno rimosso la patina che, nel tempo, si era depositata sui dipinti. Ciò ha fatto emergere, o riscoprire, diversi dettagli, come una particolare decorazione attorno alle figure di san Pietro e San Paolo, accanto all’ingresso.

Sono state restaurate in profondità le bussole lignee, delle quali ora si possono apprezzare le venature del pregiato legno di noce di cui sono fatte.

Sopra ad una delle porte si trovava il bocchettone del vecchio riscaldamento. È stato chiuso e un’opera di restauro ha fatto sì che ora non se ne vedano più le tracce. Al centro verrà posizionato un dipinto: la tela dell’Assunta attribuita a Bernardino Galliari.

L’organo

L’organo è stato smontato e con tutte le sue 2.500 canne è in fase di restauro nel laboratorio specializzato della ditta Pirola. Le spese sono sostenute da fondi dell’8xmille. Il primo organo della Basilica fu realizzato alla fine del 1500 da Antegnati, poi rifatto dal Serassi nel 1816 e ampliato nel 1860 fino ad arrivare alla forma odierna, a opera del Tamburini e del Locatelli nel 1924-25.

Il polittico

Il Polittico di Zenale e Butinone è stato smontato, nell’attesa che venga posizionato nel nuovo museo pronto a febbraio 2024. Sotto al Polittico è emerso un affresco che rappresenta Santa Apollonia: nelle prossime settimane verrà deciso come intervenire sull’opera.