La storia della sala delle sculture

Al piano primo, nella ex Sala dei Confratelli, sono esposte sculture in legno e terracotta prodotte tra il XIV  e il XVIII secolo: in un suggestivo spazio che conserva gli arredi lignei originali, sono visibili il pregevole Presepe Ligneo di Giovanni Angelo del Maino e una bellissima Madonna Benedicente, opere policrome del XVI secolo; la struggente Pietà, scultura in terracotta del XVII secolo; il realistico Cristo Deposto; e una Madonna con Bambino del XIV secolo.

La visita nella Sala è accompagnata da musica sacra che invita alla meditazione di fronte alla testimonianza dell’arte e tutte le opere sono dotate di QRcode con accesso a contenuti di approfondimento, sia di carattere storico critico che simbolico.

STORIA DELLA SALA 

La ex Sala dei Confratelli deve il nome al fatto che  ha ospitato, fino agli anni Ottanta del XX secolo, la Confraternita del Santissimo Sacramento, istituita a Treviglio nel 1539.

La Confraternita, che fino all’inizio dell’Ottocento si occupava dell’amministrazione dei beni dell’Ospedale dei Pellegrini, della gestione di alcuni beni di proprietà della Parrocchia di San Martino, della manutenzione e abbellimento della chiesa parrocchiale e della distribuzione della carità, si insediò nella Sala a partire dal 1563, poco prima della costruzione della chiesa di San Giuseppe ai Pellegrini, dove attualmente si trova il Polittico di San Martino

Negli ultimi due secoli i confratelli del Santissimo Sacramento, che avevano come divisa una veste bianca con mantellina rossa, avevano come compito l’accompagnamento dell’Eucarestia quando veniva portata agli infermi e la partecipazione alle solenni processioni. 

Nella Sala sono ancora visibili alcune testimonianze dell’uso passato: alle pareti vi sono i numeri corrispondenti ai pioli utilizzati per appendere le vesti e sono ancora presenti le panche originali, con sedile rialzabile.